Crescita personale: attenzione a non farti limitare dai tuoi autoboicottaggi!

Quando ho registrato le video sessioni di Yes Coaching, mi sono detta che in questo modo ognuno avrebbe avuto l’opportunità di essere seguito da un coach, almeno per una decina di sessioni, anche se registrate e parzialmente personalizzabili.

Costo accettabile, buon risultato.
Ognuno avrebbe ottenuto gli stessi vantaggi.
Mi sbagliavo.

Ho visto attuarsi anche in Yes Coaching una dinamica di autoboicottaggio che a volte mettiamo in atto inconsciamente. Pur volendo la serenità nella nostra vita, troviamo mille e mille motivi per cui ci diciamo di non poterla raggiungerla. E, pur conoscendo bene questa situazione, ritenevo poco probabile che si potesse attuare con un percorso così delimitato come quello di YesCoaching.

Mi sono resa conto in maniera tangibile che, anche quando c’è una traccia semplice e diretta, ognuno di noi sia poi un mondo a sé, con le proprie dinamiche interne che a volte aiutano e a volte boicottano pesantemente la propria crescita personale. 

Mi dicevo: “il sistema è lo stesso per tutti!” Ci sono slide che scorrono con la mia voce, accompagnate da immagini che accendono piccole aree emozionali, mostrando alcuni comportamenti che ci limitano verso una vita serena. Attraverso gli esercizi, la persona individua l’approccio personale che attua nelle specifiche situazioni vissute fino ad oggi e pian piano acquisisce una sottile consapevolezza, utile a trasformarle. 

Man mano che andavo avanti mi ripetevo: il sistema sarà uguale per tutti!!

Ma allora perché per qualcuno c’era una profonda trasformazione e per altri solo una maggiore motivazione? 

Chiedendo ad alcuni fruitori di Yes Coaching la modalità di utilizzo del metodo, ho capito di più.

 Coloro che hanno ottenuto una considerevole trasformazione migliorativa del proprio quotidiano, hanno raccontato di aver guardato le slide con calma man mano che scorrevano, svolgendo gli esercizi proposti di volta in volta. La visione è proseguita per non più di mezz’ora di seguito, incluso il tempo per lo svolgimento degli esercizi, quindi hanno preso consapevolezza dei  propri atteggiamenti limitanti, hanno inviato a me per conoscenza gli esercizi svolti e hanno proseguito dandosi  due appuntamenti settimanali ben precisi in solitudine, davanti al loro pc. 

Man mano ho ricevuto i loro esercizi e, dopo la richiesta di usufruire della sessione gratuita di coaching, ho osservato tutto il processo di crescita personale effettuato, utile per condividere i nodi sciolti e quelli eventualmente da sciogliere al fine del raggiungimento di una quotidianità più “leggera” e piacevole. 

Nella situazione opposta invece, coloro che hanno ottenuto solo un po’ più di motivazione personale, alla mia richiesta dell’utilizzo effettuato, hanno detto di aver velocemente scorso le slides, una dopo l’altra, divorando il video tutto d’uno fiato, senza svolgere alcun esercizio, se non i test “per curiosità”.

La frase di questi ultimi in genere è stata all’incirca: “l’intento è di ricominciare ora dall’inizio e proseguire pian piano con gli esercizi”.  Lo faranno? Prima o poi…

Cosa c’è di diverso in queste persone mi dicevo? Perché investire del denaro e poi non usufruire della possibilità di un cambiamento personale? Se da questo stesso percorso altri hanno ottenuti risultati, perchè non seguire lo stesso processo?

Perché allo stesso modo, quando ci accade un evento nella nostra vita, non è l’evento a crearci “problemi”, ma come noi lo affrontiamo. Quell’evento, quella traccia, può essere simile in fondo per ognuno di noi. Ma ciascuno lo affronta  in modo assolutamente differente rendendo l’evento una “disgrazia” o un’esperienza produttiva, una opportunità per decidere cosa non volere più nella propria vita.

Faccio un esempio? Un padre ubriaco e violento è un dato di fatto.

Noi a causa di questo “evento”, di questa esperienza devastante, proprio perché abbiamo avuto un genitore così,  reagiremo in ogni situazione contro la vita, con rabbia.

Oppure, proprio perché abbiamo avuto un padre così, noi determiniamo OGGI che nella nostra vita non saremo MAI come lui e diventiamo persone migliori. 

In base a come reagiamo alle cose che incontriamo ogni giorno, decidiamo (più o meno inconsapevolmente) che da “quella”  esperienza impareremo cosa non vogliamo più vivere, per poi decidere di dirigere la nostra vita altrove, oppure possiamo lasciarci travolgere dagli eventi. 

Ogni situazione può essere una opportunità di crescita oppure un altro episodio banale, che si va ad accumulare ad altri, altri, altri, altri…. perché allora non far diventare ogni cosa che ci accade nella vita come un dono, utile a generare la forza interiore del cambiamento?


Alessandra Vicario per Yes Coaching

 

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