Crediamo spesso che “gli altri” pensino e si comportino esattamente come noi.
Niente di più falso!
Ognuno di noi può aver vissuto anche eventi similari, ma ha interpretato quegli eventi in maniera differente, creandosi la propria idea di come reagire all’evento stesso. Ognuno di noi è un mondo a sé.
Due persone possono aver vissuto un’esperienza davvero difficile. La stessa esperienza e la stessa difficoltà.
Una delle due persone, proprio perché ha vissuto quell’evento, ha deciso di andare in depressione, usare gli altri intorno per autocommiserarsi e diventare vittima della vita, lamentandosi, richiedendo di essere al centro dell’attenzione per mostrare quanto sia sfortunata, eccetera.
L’altra persona ha invece deciso di usare quel periodo “difficile” per prendere contatto con la propria forza interiore e dare una svolta alla propria vita, ha imparato come uscire da quello stato depressivo iniziale e ha pensato di insegnare ad altri come poter fare per ritrovare serenità ed equilibrio.
Stessa esperienza. Diversa interpretazione di quello stesso evento.
Entrambe sono entrate in un profondo e buio pozzo all’inizio.
La prima ha creato uno strato protettivo, che ha generato un proprio copione, una trama di film nella quale restare invischiata e ben ancorata al fondo del pozzo.
La seconda ha usato strategie per modificare lo stato di vulnerabilità che stava vivendo in opportunità di fare un cambiamento positivo. Pur “avendo toccato il fondo” del pozzo come l’altra persona, ha usato quel fondo per darsi una spinta immaginaria con i piedi e risalire in fretta dal buio verso la luce.
Il Coaching per la Crescita Personale
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