Nelle sessioni di #CoachingAziendale suggerisco spesso di dare riconoscimento alle persone che lavorano nel proprio team.
C’è a volte però una resistenza in questo, come se il dare riconoscimento di un buon lavoro svolto, possa creare un rallentamento nel lavoro della persona che potrebbe “sedersi sugli allori”.
Questo era in fondo il vecchio concetto che veniva usato nelle aziende che non amavano aggiornarsi sulle modalità di utilizzo scientifico della mente, ai fini di un vantaggio reciproco win-win. Ma la scienza ci dimostra sempre di più il contrario. E’ una questione di chimica!
Ma perchè accade? Perché abbiamo bisogno di dare lode?
Non è un segreto che essere elogiati, spesso renda le persone più forti e sicure di sè. Orgoglio, piacere e un maggior senso di autostima sono tutte sensazioni comuni in coloro che danno di più al lavoro.
Il motivo prioritario però è che questo accade perchè l’essere lodati stimola il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che aiuta non solo a controllare i centri della ricompensa e del piacere del cervello, ma si è scoperto che principalmente attiva una energica forza interiore: quella della motivazione!
In una interessante ricerca effettuata da scienziati dell’Università di Vanderbilt, si è scoperto infatti che i cosiddetti “stakanovisti”, i “go-getters”, cioè quelle persone molto energiche, determinate ad avere successo e disposte a lavorare sodo, abbiano elevate dosi di dopamina e questo contribuisce anche a generare il pensiero innovativo e creativo per farli diventare anche validi problem-solver al lavoro.
Quando si tratta di motivare i membri del team, offrendo lode e riconoscimento per un lavoro ben fatto, può esserci una reazione estremamente potente: la persona sente di VOLER dare sempre di più, proprio grazie alla crescita di dopamina.
Questi effetti positivi, tuttavia, sono relativamente di breve durata, o quantomeno, ci vuole del tempo perchè una persona abituata a non essere elogiata inizi ad attivare naturalmente una nuova “regola” nella sua mente. Ecco perchè occorre la ripetizione regolare, per avere un impatto duraturo sul coinvolgimento dei propri collaboratori.
In sintesi: paga molto di più a volte un complimento ricevuto o un feedback positivo, di un bonus in denaro. Lo sapevi? Certo il denaro è utile, ma perchè non “pagare” anche con questa moneta se l’effetto è maggiore?
Di questo ne parleremo nella prossima sessione di Corporate Coaching!
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