L’uomo si sente sempre di essere al centro dell’Universo. Nessuno di noi stacca gli occhi dai propri problemi.
Ognuno vede ciò che vive come qualcosa di essenziale. Discute a volte con le altre persone e si arrocca su cose insignificanti, lottando ancora per pochi centimetri di terreno, con sopra qualche misero albero da frutto. E su questo senso di possesso imposta rancori ed energie scortesi. Attacca per ferire. Su questo approccio poco amorevole viene attuata una modalità di potere sugli altri e i pensieri, le azioni vengono usati in modo da poter manipolare gli altri.
Allora a questo proposito vorrei riportare le parole di Guido Tonelli, uno degli scienziati (fiore all’occhiello italiano) che seguo da tempo con interesse, che fa parte dello staff del CERN di Ginevra, e che ha scoperto la presenza del bosone di Higgs:
“Va sempre ricordato come agisce il nostro pensiero. Abbiamo una certa tendenza sempre a collocarci al centro dell’Universo.
Se ognuno riuscisse a vedere esattamente ciò che siamo, allora vedrebbe che noi siamo quelle scimmie antropomorfe che hanno avuto qualche milione di anni di evoluzione e attraverso una serie di sviluppi cercano oggi di immaginare l’origine di tutto questo.
Ma siamo qui, siamo una cosa infima 🙂
Pensare che il nostro ruolo in questo spazio infinito sia talmente grande da darci il potere di condizionare quello che succede nell’universo è un atto un po’ di arroganza. Perchè se vedessimo l’insieme dell’universo, tutto sarebbe diverso.
Guardate da lontano il cielo… osservate quanti miliardi di galasse ci sono! Voi vedete puntini luminosi nel cielo. Vedete oggetti che sembrano di un centimetro. Ne vedete uno lassù nel cielo, come altri cento miliardi di oggetti microscopici. Sono ciascuno una galassia. Vai in una, guardi lì dentro ed ognuno di questi oggetti microscopici ha altri cento miliardi di stelle. Fai uno zoom ancora spaventoso, vai dentro a questa galassia che si chiama Via Lattea e vedi che a 30mila anni luce dal centro della galassia (siamo anche in periferia), c’è una stellina insignificante che si chiama Sole e intorno a questa stellina c’è un pianetino; sopra questo pianetino c’è della gente che discute e che pensa di essere chissà che… siamo proprio niente.”
Quanto vorrei che tutti facessimo ogni tanto un viaggio fantasioso nell’universo, osservando foto provenienti dal telescopio Hubble, per capire chi siamo nell’Universo. Vederlo quando avevo 28 anni cambiò radicalmente il mio approccio alla vita.
Faccio questo oggi in alcuni miei seminari: mostro le foto di galassie che sono milioni di anni luce da noi. Lo faccio per portare alla consapevolezza delle persone che siamo infinitesimali e che nello stesso tempo siamo anche potenti: abbiamo il potere di diventare persone amorevoli e serene, abbiamo la possibilità di scegliere di aiutarci gli uni con gli altri. Ma molti invece ancora si azzuffano per piccole cose e provano astio e agiscono per puro piacere di danneggiare altre persone.
Osservando il nostro posto (fisico!) nell’universo, potremmo capire così ciò che siamo veramente e DOVE viviamo.
Perchè se DAVVERO capissimo questo aspetto, allora lasceremmo andare vecchi rancori e non lotteremmo più “contro” gli altri per cose insignificanti: case, persone, idee, possesso, ma il nostro unico desiderio sarebbe quello di sostenerci gli uni con gli altri, di aiutarci a stare bene, in serenità, con l’unico obiettivo di tenerci stretti, abbracciati, nella nostra insignificante e immensa esistenza su questo piccolo lembo di terra, galleggiante in un Universo che, a quanto dice il CERN di Ginevra con le sue recenti scoperte sul bosone di Higgs, è davvero vulnerabile e potrebbe scomparire in un nanosecondo!
Molti mi dicono: “ma cosa posso fare io in tutto questo?”
Non so cosa possa fare tu. Decidi e scegli dopo aver guardato la profondità del cosmo.
Io ho iniziato da me, nel mio piccolo, a distribuire accoglienza e amore. E se vuoi usufruirne anche tu gratuitamente, scaricati questo audio!
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