Coaching e Crescita Personale

Quando in aula chiedo: cosa vorresti davvero che cambiasse in te? Cosa vorresti togliere dalla tua vita, individua qualcosa che ti limita molto.

Cosa vorresti avere o “essere” di più?
Qualcuno mi risponde:  “Essere più sicuro di me stesso, in ciò che faccio”.

Da chi dipende?  

Da te! 

Come puoi fare, per sentirti più convinto di ciò che dici o che fai?
Più metti dubbi rispetto a ciò che fai e più ti predisponi a non accogliere ciò che accade al meglio! 

Parti dal cambiare il tuo pensiero su te stesso e pensare invece che tu sai cosa vuoi. 

Se ti focalizzi sul non essere sicuro di te stesso, della casa che vuoi, il lavoro che vuoi, il tuo futuro, la persona che vorresti accanto……  certamente sarà più  difficile che si crei per te la condizione di “accoglienza “ di situazioni che ti soddisfino. Ricordi “Sali sul taxi e dai la tua destinazione?”.

Quindi cosa potresti fare? 

Spesso vogliamo sentirci maggiormente sicuri in ciò che facciamo, sperando che ciò che svolgiamo sia accolto sempre positivamente dagli altri. Desideriamo ricevere approvazione dagli altri per ciò che facciamo.

Spesso desideriamo che gli altri cambino e, prima o poi, ci dicano: “Sono molto soddisfatto di te”. 

 Siamo lì in attesa di avere un giudizio migliore, un’autorizzazione a procedere, per ogni lavoro svolto. La paura della disapprovazione rischia di non far emergere le nostre reali potenzialità! Spesso abbiamo timore di sbagliare le scelte che facciamo nella nostra vita quotidiana, non in base a quello che riteniamo di poter fare al meglio per noi, ma in base a come reagiranno le persone che osserveranno il lavoro da noi svolto.

Se tu fai una scelta, la fai sulla base della tua esperienza.
Esperienza che ti ha portato ad essere quello che sei oggi: ad avere una professionalità lavorativa, a sapere come gestire al meglio i tuoi figli, le relazioni, etc…  

Prendiamo l’esempio del lavoro, dato che passiamo la maggior parte del nostro tempo giornaliero nella sede lavorativa.
Nel momento in cui tu stai facendo una scelta lavorativa e stai per intraprendere un’azione, sentiti convinto che la stai effettuando sulla base di ciò che hai imparato sulla tua pelle fino a qui e sapendo che può essere utile per l’attività che vuoi svolgere, per te e per gli altri nel tuo ufficio.

Quindi potresti dire a te stesso: “Io non ho timore che qualcuno non approvi ciò che ho fatto? Io sto dando il massimo, sto facendo del mio meglio!” 

Potrebbe essere utile dire intanto a se stessi:  “Mi piace essere più sicuro, perché so che le scelte lavorative che faccio, provengono da anni di esperienza professionale. Quindi io so che questa è la cosa migliore che io possa fare ora”.
Quante volte svolgiamo un lavoro con la paura di non ricevere un plauso dai nostri “superiori”, dal capo o chi per lui?

Questo retaggio ci proviene dall’infanzia, quando consideravamo le persone più grandi, i genitori o i parenti: “l’autorità” e da loro dipendeva la sgridata dopo i voti ricevuti a scuola.

Quello che non ci hanno detto allora di noi sulla scuola, era che questi voti fossero il risultato di ciò che avevamo riferito all’insegnante dopo aver raccontato la lezione studiata (spesso distratti dai giochi). Invece ci dicevano che noi fossimo asini, quindi bambini “sbagliati” (come superare questo limite è molto chiaro nel percorso YesCoaching (inizia dall’eBook gratuito!). 

Noi oggi, adulti, aspettiamo dagli altri la valutazione di quello che abbiamo fatto e ci preoccupiamo di essere “sbagliati”, di essere persone poco capaci, esattamente come allora. Abbiamo paura di essere valutati male ancora prima di ricevere un feedback. Siamo convinti spesso che questo sia su di noi e NON sul lavoro svolto. 

Scegli tu, da oggi, come hai svolto il tuo lavoro e, se occorre, correggi il tiro, ma pensa ogni giorno che puoi,  che le persone intorno a te giudicano ciò che fai e non CIO’ CHE SEI e decidi chi vuoi essere per sentirti in pace con te stesso..

 

Alessandra Vicario per YesCoaching

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