Molte persone vivono di luce riflessa… del vecchio tubo catodico! Conosci qualcuno che dipende dalla televisione e dai personaggi,  “modelli di perfezione”, creati per fare audience?  Molte persone ritengono spesso di “essere” di poca sostanza e invece credono che i personaggi dello spettacolo siano miti da emulare.

Troppo spesso siamo convinti che il nostro valore sia determinato dalla nostra immagine, dalla nostra auto, dal conto in banca, dalle persone che frequentiamo, da cosa dicano gli altri di noi, da dove andiamo in vacanza….
Prova a pensare invece: “Il mio valore equivale a ciò che sono internamente, intimamente”.

Come risuona questo in te?

Usa come metro per il tuo valore personale la profondità dell’impegno che metti in ciò che fai nella tua giornata; l’umiltà, la sincerità, la  creatività.
Qual è la tua naturale predisposizione verso gli altri? Che intensità poni nel fare le cose quotidiane? Quanta passione, quanto entusiasmo?

Per sentire fiducia in te, devi pensare che tu sei il migliore amico di te stesso e iniziare a mantenere gli impegni che determini di seguire, per il tuo benessere psico-fisico.

Decidi ciò che vuoi per te, con quali tempi, stabilisci ciò che vuoi comunicare alle persone intorno a te; osserva ciò che dici per sostenere altre person, guarda se lo fai per averne un ritorno personale o per il piacere e il desiderio di dare. Inizia a provare gioia per ogni cosa che fai anche se sei in mezzo ad un mare in tempesta.

Ma se non inizi dall’amare te, come puoi capire l’amore?

Dopo il webinar dove ho affrontato giorni fa proprio questo argomento ho ricevuto molti feedback interessanti: più di una persona mi ha detto di non essere in grado di gestire l’amore verso se stesso, di non sapere neppure  mantenere i propri appuntamenti con se stesso, nè usare “un’autodisciplina” a proprio vantaggio. Altri hanno commentato che anche se avevano stabilito di seguire i suggerimenti dati durante l’esercizio in due giorni precisi della settimana, poi in quei momenti accadeva di tutto: riunioni improvvise, richieste familiari impreviste… non riuscendo a mantenere gli impegn presi con se stessi.

Qualcuno si è reso conto che in più occasioni, nella propria quotidianità, non riusciva a mantenere quasi mai appuntamenti, se riguardavano situazioni utili a se stessi (palestra, massaggio, amici…). Ma tu (sii sincero) daresti mai “buca” ad un appuntamento con un’altra persona? No, non credo. Ma se riguarda qualcosa che va a tuo vantaggio, allora trovi mille altre cose da fare, anzi in queste occasioni qualcuno prova quasi un senso di colpa; la descrizione più appropriata termina dicendo: “Mi sembra di togliere qualcosa a qualcuno”.

Molti di noi danno priorità al lavoro, ai figli, alle necessità degli altri, mettendo all’ultimo posto i propri bisogni. La dedizione al lavoro spesso è gratificante e così anche l’orientare le proprie energie alla famiglia. Ma tutto questo ha un senso se noi siamo in buona salute: Fisica ed Emozionale.

Immaginati sempre stanco, sotto pressione, che fai mille cose, mentre pensi ad altre mille da fare. Il corpo si stanca e così la mente. Cosa puoi dare di te in famiglia o al lavoro in queste condizioni?

Se il corpo si stanca e poi si indebolisce, come puoi pensare di avere sempre quelle energie necessarie per svolgere tutte le tue attività? E se il corpo si ammala (ed è l’unica “navicella spaziale” che abbiamo oggi per effettuare questo viaggio che si chiama vita) come potresti pensare di svolgere quelle stesse mansioni alle quali oggi dai priorità assoluta?

Occorre imparare a trovare del tempo per svolgere azioni utili al rafforzamento della tua energia quotidiana, per poter garantire a te stesso (e agli altri intorno a te) una tua presenza attiva, produttiva e serena.

Se ti sei riconosciuto in queste parole, so quanto ti aiuterebbe fare un percorso interiore. Sarei felice di esserti utile. Qualunque sceta tu voglia fare,  scegli una strada tutta tua che ti consenta di ricaricarti al meglio. Impara a capire l’importanza di dare a te stesso un piccolo appuntamento preciso, apprendi che la frase: “Ama il prossimo tuo COME te stesso”  ha valore se davvero ti amassi a sufficienza.  La frase dice infatti “COME te stesso”, non di meno!

E se iniziassi dall’amare e rispettare te, il tuo corpo, la tua mente, il tuo spirito? Potrebbe essere poi più facile amare il prossimo come ami te stesso?

Alessandra Vicario

 

4 Response Comments

  • Roberta  9 Novembre 2010 at 14:28

    Ciao Alessandra, non avevo mai riflettuto fino in fondo sul significato di “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Per anni l’ho concepito (forse perché così mi è stato trasmesso) come “Metti da parte te stesso e gli altri al primo posto” (davvero difficile da attuare, senza considerare i sensi di colpa che ne derivano). Il tuo “Buongiorno” di oggi e anche l’articolo “Ama il prossimo tuo… ma tu ti ami?” hanno aperto la mia mente, e più precisamente il mio emisfero destro:-), e in un attimo la mia giornata si è trasformata e ho iniziato a guardare me … e il mio “prossimo” da un’altra prospettiva.
    Grazie. Un abbraccio.
    Roberta.

  • admin  9 Novembre 2010 at 16:48

    Ciao Roberta, è un piacere vedere che ogni tanto sbirci in Yes Coaching!
    Ricambio di cuore l’abbraccio!
    Alessandra

  • Roberta  10 Novembre 2010 at 19:48

    Non manco mai agli appuntamenti dei giorni pari. E poi, un pò per volta, sto “recuperando gli arretrati”

    Ciao. Roberta.

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