Cos’è il Coaching?

Il Coaching non è una terapia. Il Coaching non dà soluzioni, ma supporta il Cliente a trovare le proprie soluzioni. Il Coaching non lavora sul passato se non per capire qualche situazione non chiara, ma lavora sul presente.

 

Wayne Dyer a questo proposito fa un bell’esempio: dice che se noi fossimo su una barca, un motoscafo ad esempio, e la barca rappresentasse la vita, dovremmo valutare che la scia, l’onda che lasciamo dietro, altro non è che una traccia che proviene dal nostro percorso fatto, dal nostro passato. Ma l’onda non può guidare la barca. Siamo noi a guidarla, in base all’energia e alla direzione che oggi ci impegniamo ad utilizzare mentre siamo al timone.

Molti di noi invece lasciano che sia l’onda (il passato) a guidare la barca e poi ci si sorprende se si va alla deriva…

 

Il Personal o Life Coaching è un approccio dove un professionista (il Coach) offre sostegno ad una persona (Cliente o Coachee) che non presenta patologie, per aiutarlo a guardare alla propria vita da punti di vista differenti, al fine di definire i propri obiettivi personali e professionali.

 

Questa nuova visione della propria esistenza porta il Cliente ad affrontare al meglio le sfide della propria vita, a prendere consapevolezza delle situazioni quotidiane e di conseguenza lo porta a prendere decisioni basate su ciò che realmente riterrà adeguato al raggiungimento dei propri obiettivi.

 

In parole semplici, fare sessioni di Coaching aiuta a mettere a fuoco la lente del proiettore che riproduce il film della propria vita. Ognuno sa come si fa! A volte però è utile sapere, da qualcuno che osserva dall’esterno, verso che lato ruotare l’obiettivo, perchè l’immagine sia più chiara.

Yes Coaching:
Il Coaching Low Cost da fare da soli in casa

 

Alessandra Vicario

3 Response Comments

  • Silvio  28 Aprile 2009 at 11:13

    Grazie Alessandra per tutto quello che hai fatto per me e tutto quello che fai per molti di noi che ti seguono.
    So che molti altri che leggeranno e che ti hanno conosciuto come me nelle aule e nel coaching, capiranno cosa sto scrivendo e li invito a dare voce alle loro parole qui. E visto che lei ci chiama sempre “Ragazzi”, (anche se qualcuno di noi ha superato gli anta… e di più), questo è il nostro modo, “ragazzi”, per dirle che abbiamo apprezzato quello che lei ci ha dato di volta in volta “senza riserve”. Anche io prima usavo solo la posta elettronica per trasmetterle i miei “grazie”, ma mi piacerebbe che altri si uniscano a me, superando la timidezza e scrivendo sul blog, anche solo qualche parola per dirle: “ci sono anche io”. Non credo che le occorra una lettera come la mia, ma questo glielo dovevo: lei mi ha dato tanto e ha avuto coraggio nel mettersi in gioco, facciamolo anche noi, per farle sapere che abbiamo avuto un vantaggio, un qualsiasi vantaggio, da ciò che abbiamo ricevuto da lei. Ora tocca a noi “dare” a lei un ritorno!
    Un abbraccio Alessandra, grande grande grande e ancora grazie di cuore per la tua semplice disponibilità. Silvio.

  • Vincenzo S.  28 Aprile 2009 at 13:45

    Quello che dici Silvio è vero! Spesso riempiamo Alessandra di email di richieste di sostegno per noi o le raccontiamo di un nostro amico che sta male, seguite da email di ringraziamento… basta vedere la pagina “dicono di lei” (l’hai letta?) dove ci sono molti commenti di chi ha avuto modo di ricevere una visione da un pochino più in su del “labirinto” dove siamo invischiati.
    Ma perchè di TANTE persone dei gruppi Tina Turner, pochi stanno scrivendo due righe, DUE RIGHE dai, qui sul blog, dove possiamo condividere pubblicamente? Dai “colleghi” dai!!!!! Coraggio. Smettiamola di scriverle solo email. E’ adesso, qui, che possiamo dirle quello che abbiamo ricevuto da lei!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Simonetta  28 Novembre 2009 at 20:38

    Per me il coaching è stata una rivelazione. E’ stato semplice parlare, tirare fuori il rospo, prendere consapevolezza mentre venivo sollecitata a guardare alla mia vita da nuovi punti di vista. E’ stato come alleggerire di molto quello che prima era il peso della mia quotidianità e che ora è voglia di scoprire cosa mi riserva la vita con serenità.

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